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Intervista a Michele DeSantis

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La città di Lucera è in fermento per le elezioni comunali, vi sono ben 19 liste, 448 candidati consiglieri e 7 candidati Sindaci. Oggi ci è venuto a trovare un amico di Radiouni.it, Michele De Santis, che è uno dei candidati alla carica di consigliere comunale, e ve lo vogliamo presentare in una breve intervista.

 

Ing. Michele De Santis
Ing. Michele De Santis

Buon pomeriggio Michele, parlaci un po’ di te

Buon pomeriggio Direttore, sono Michele De Santis, ho sempre vissuto a Lucera, eccetto per un breve periodo nel quale ho lavorato fuori regione, sono un ingegnere e lavoro come Technical Director in un’azienda di Lucera oltre ad esercitare la libera professione. Tra i miei hobby vi sono il calcetto, il ciclismo e lo sci. Sono molto legato a questo territorio, essendo i miei di origini di due comuni dell’Appennino, papà è di Alberona e mamma è di Motta Montecorvino, e auspico che si faccia il possibile per il rilancio di quest’area.

 

Sappiamo che sei uno dei candidati alla carica di consigliere comunale, a cosa è dovuta la decisione di scendere in campo?

La scelta di scendere in campo, o meglio come diciamo all’interno della nostra coalizione di “metterci la faccia”, scaturisce dal desiderio di non essere più dei semplici spettatori, ma bensì di essere parte attiva all’attività politica della città, specie quando ci si rende conto che spesso vi sono persone inadeguate a ricoprire determinati ruoli, e i risultati degli ultimi 30 anni di amministrazioni poco adeguate sono sotto gli occhi di tutti.

 

Molte persone vi rinfacciano di aver fatto parte dell’amministrazione uscente, come rispondi a tali “accuse”?

E’ vero alle scorse elezioni comunali abbiamo sostenuto il candidato Sindaco Dotoli, e per oltre due anni abbiamo fatto parte della sua maggioranza. La nostra adesione al progetto Dotoli era spinta dalla voglia di rinnovamento che credevamo fosse possibile, tuttavia ci siamo presto imbattuti nel classico teatrino della politica ove era predominante la spartizione di poltrone, incarichi e la città che volevamo realizzare nel programma stilato insieme si allontanava sempre di più. L’amministrazione Dotoli è stata inoltre caratterizzata da vicende che certamente non onorano la città e mi riferisco ai numerosi arresti che hanno interessato questa maggioranza e che non hanno consentito più la ripresa di quello che era il progetto iniziale. Il nostro consigliere comunale, l’Avv. Francesco Di Battista, ha votato sempre in piena autonomia e ha sempre tutelato gli interessi della collettività, come è giusto che sia. La decisione di passare all’opposizione è stata quindi una conseguenza naturale della mancata realizzazione di ciò che insieme avevamo stabilito, e che era rivolto alla collettività e non ai singoli.

 

La lista di cui fai parte è Lucera 2.0, come nasce e perché?

Lucera 2.0 prima di essere una lista, è un’aggregazione di persone, principalmente di giovani, tra cui vi sono studenti, lavoratori e liberi professionisti, che hanno deciso di mettere a disposizione le loro competenze, la loro volontà e il loro desiderio di migliorare la città, al servizio della collettività. Lucera 2.0 è composta da persone che hanno differente provenienza politica, ma sin dall’inizio è stato chiaro che a livello locale non conta tanto la destra o la sinistra, e l’abbiamo visto nei vari salti delle ultime tornate elettorali, quanto la viva e ferma volontà di fare, di mettere in atto le azioni e i meccanismi che possano far crescere una città e non ridurla in miseria. L’amministrare bene non ha colore politico, sono le persone che amministrano. Ecco il perché della nascita di Lucera 2.0, ed un ringraziamento particolare va a Michele Marucci che l’ha ideata. Proprio a partire da tali considerazioni abbiamo deciso di studiare e analizzare i problemi della città, chiedendo ai cittadini quali erano per loro gli aspetti più negativi e sui quali bisognava intervenire. Abbiamo dato delle risposte, e fatto proposte. Questo è stato, è, e sarà sempre il nostro fil rouge, affrontare i problemi della città, studiandoli e analizzandoli, e fornire delle proposte concrete, è proprio quest’ultimo aspetto che ci ha caratterizzato sin da subito, ancor prima di decidere di partecipare alle elezioni. Il partecipare alle elezioni è una conseguenza di ciò che abbiamo fatto nei mesi precedenti: l’aver studiato le problematiche e le criticità della città, e l’aver presentato proposte che in più di qualche caso son state “copiate” dai cittadini o adottate non senza qualche difficoltà dall’amministrazione ci ha fatto capire che siamo pronti ad amministrare la città. Infatti posso affermare che chiunque dei nostri candidati sarà eletto è in grado di amministrare bene.

 

Partecipate alle elezioni in una coalizione che vede a capo Antonio Tutolo, da cosa deriva questa scelta?

La scelta di affiancare Antonio Tutolo deriva da un percorso intrapreso in piena autonomia già all’interno del consiglio comunale, il più delle volte abbiamo votato in modo concorde determinati punti all’ordine del giorno, semplicemente perché si sceglieva di votare delibere che andavano nell’interesse esclusivo della città. Alla luce di questo cammino iniziato insieme, abbiamo deciso di proseguire. Ma questa prosecuzione non è un semplice atto di dire, “sì andiamo insieme”, bensì in questi mesi vi è stato una sorta di “brain storming”, al quale tutti hanno partecipato, ognuno arricchendo il gruppo per le proprie competenze e che ha portato allo sviluppo del programma che desideriamo attuare.

 

Il programma, puoi dire brevemente com’è strutturato e come intendete attuarlo?

Noi vogliamo che il nostro prima di essere un programma, sia un progetto cittadinanza attiva che vada ad innovare e migliorare i rapporti tra Ente e cittadini, i servizi alla persona e alle imprese, la qualità della vita e dell’intero territorio, i rapporti produttivi sul territorio favorendo le condizioni per la creazione di nuovi posti di lavoro. Per realizzare tale progetto vi è bisogno di migliorare l’efficienza degli uffici, di rendere la gestione della cosa pubblica trasparente e partecipata; di abbattere la spesa pubblica con misure innovative nella gestione dei servizi comunali; di tutelare e valorizzare i beni e le risorse comuni; di strutturare e ampliare l’offerta turistica; di promuovere la solidarietà e sussidiarietà tra imprese, cittadini ed Ente; di fornire solidi presupposti per creare nuove opportunità di lavoro dando slancio al tessuto produttivo storico, ossia agricoltura, artigianato locale e piccola-media impresa. Concludendo la nostra proposta programmatica si sviluppa nei seguenti ambiti di azione: 1) Trasparenza, partecipazione e legalità; 2) Costi della politica, finanza e patrimonio; 3) Politiche sociali e servizi di prossimità ai cittadini; 4) Edilizia urbanistica e lavori pubblici; 5) Energia, ambiente e salute; 6) Servizi comunali, traffico e Polizia Municipale; 7) Turismo, eventi e beni culturali; 8) Pubblica Istruzione, Sport e tempo libero; 9) Lavoro ed attività produttive. Sono tutti ambiti nei quali l’intera coalizione ha le competenze e le capacità necessarie per amministrare.

 

Infine, un tuo pensiero, cosa auspichi alla città di Lucera?

Il mio desiderio più grande è che Lucera possa tornare ad essere la città di riferimento per l’intero territorio dell’Appennino Dauno. Ritengo che negli ultimi dieci/quindici anni alcuni paesi abbiano fatto meglio di quanto sia stato fatto qui, e penso ad Alberona, a Biccari e a Pietramontecorvino. Il nostro programma è indirizzato verso tale direzione. La stessa cosa non si può dire dei programmi delle altre coalizioni, ove da un lato abbiamo chi ha amministrato negli ultimi cinque anni, e dall’altro chi lo ha fatto dagli anni ’80 al 2008 provocando disastri nel campo dell’urbanistica, ed è il caso della 167, di Lucera 2, e del Contratto di Quartiere II; nel campo del turismo; nella gestione dei contratti pubblici; e nel campo delle attività produttive come il caso del famigerato polo tessile. Potrei continuare ad elencare gli orrori del passato, ma preferisco dire che il passato è sotto gli occhi di tutti, per questo c’è bisogno del vero cambiamento e non di figli messi al posto dei padri. Desidero essere parte attiva nel contribuire alla rinascita di questa città, ci sarà tanto lavoro da fare, e sarò felice di lavorare per la città di Lucera e per questo territorio.

 

Michele, ti ringraziamo del tempo che ci hai dedicato per questa intervista, e ti facciamo un grande in bocca al lupo, fiduciosi che persone valide come te possano amministrare la città di Lucera e far crescere l’intero territorio dei Monti Dauni, nei confronti del quale apprezziamo da sempre la tua vicinanza e il tuo vivo interesse.